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Alla mia tavola: l'ultimo libro di Csaba dalla Zorza

Sono giorni felici amici e amiche, perché poco manca all'uscita in libreria di Alla mia tavola: l'ultimo libro di Csaba dalla Zorza. Noi fan l'abbiamo già tra le mani grazie alle prevendite, ma per chi ancora non ne avesse sentito parlare ecco perché credo dobbiate acquistarne una copia.

Sognando Csaba

Sono una ragazza che colleziona libri di cucina e ho cominciato proprio con un libro di Csaba dalla Zorza. Credo di potermi definire una sua fan: ho tutte le sue pubblicazioni, ho guardato tutte le puntate dei suoi programmi culinari, ne ho seguito le evoluzioni di carriera con grande ammirazione e spesso ho cercato anche di emularla, vedendo in lei l'immagine di una donna raffinata e in gamba, arrivata lì dove un giorno piacerebbe arrivare anche a me. Quindi non stupisce che abbia aggiunto Alla mia tavola nella mia libreria con la soddisfazione di un bambino che attacca nel suo album l'ultima bramata figurina. 

Se non l'avete acquistato in prevendita, voi potrete procurarvene una copia dal 21 novembre, quando uscirà in libreria.

In foto le copertine dei libri di Csaba dalla Zorza citati e una fotografia tratta da @csabadallazorza

Csaba pioniera del suo tempo

Chi di voi segue Csaba per le sue ricette? Potrei dire: io non più, ma se analizzo le ragioni che mi hanno spinta a comprare Merry Christmas - il primo libro della mia collezione, per l'appunto - sono conscia che hanno a che vedere con tutto tranne che con la cucina. 

L'unico libro di Csaba dalla Zorza dove alle ricette non ha aggiunto quasi nient'altro è La mia cucina in città, del 2004. Dopodiché Csaba ha incarnato alla perfezione lo stile intramontabile di Martha Stewart, mescolando nei suoi testi ricette, piccoli lavori manuali e consigli di lifestyle. In Italia è stata pioniera di questa nuova scuola, che ha stravolto l'universo dei ricettari e delle riviste di cucina.

Alla mia tavola libro Csaba Martha StewartMartha Stewart -  Photo: Douglas Friedmann - marthastewart.com

Ha fatto suo questo linguaggio e, un libro dopo l'altro, l'ha completamente personalizzato, aggiungendo molti riferimenti storici legati alla tavola e alle buone maniere. Ha fuso Martha Stewart e Donna Letizia, creando un personaggio perfettamente cucito sulla sua figura di donna in carriera, madre e padrona di casa.

Lei lo scrive spesso: quando ha visto per la prima volta la rivista di Martha Stewart a Montecarlo le si è aperto un universo. È lì che è romanticamente cambiato tutto e che la sua carriera è cominciata. Quando era direttrice editoriale di Luxury Books Csaba ha tradotto per prima Martha Stewart, Nigella Lawson, Tessa Kiros e altre grandi autrici, regalandoci un vero patrimonio di cultura culinaria.

 E il libro?

In me convivono due anime: una è quella che spulcia i manuali per ricordarsi dove vanno collocate le posate a tavola, anche a tarda sera se è il caso, se il giorno dopo ho un pranzo importante. L'altra è meno diligente, più ribelle, e si concede, quando sola, un'apparecchiatura ai limiti del minimale, per pura pigrizia. 

Quando ci ritroviamo tra le mani un libro come quello di Csaba dalla Zorza dobbiamo prima di tutto perdonare quella parte di noi che non ricorda mai da che parte va il tovagliolo e che, qualche volta, finge di non vedere una macchia sulla tovaglia che stende a tavola. Trovo sia necessario per viversi al meglio le oltre trecento pagine di consigli, ispirazioni, idee e bellezza, godendone senza guardare al proprio "orticello" con imbarazzo o disappunto. 

Il libro si apre con un pratico glossario che specifica la definizione di termini più o meno comuni. Scoprirete cos'è un orlo a giorno, qual è la differenza tra colazione intesa come primo pasto della giornata e colazione/pranzo (avete presente quando nei film si parla di una colazione di lavoro, tu ti aspetti di vedere croissant e cappuccini e poi, invece, la scena si svolge durante il pranzo? Ecco).

Alla mia tavola libro Csaba dalla ZorzaLa copertina del nuovo libro di Csaba dalla Zorza edito da Guido Tommasi Editore

La storia delle origini e la tavola "di recupero"

Per me i mercatini dell'usato sono il paradiso in terra. Uso un vecchio porta bottiglie in sheffield come porta tovaglioli e ne ho un altro sempre di vecchia fattura, in vetro finemente lavorato, che utilizzo come porta mestoli. Mi piacciono gli oggetti antichi, datati, dimenticati. Ho ereditato i bicchieri di cristallo di nonna, insieme a una serie di tovaglie da corredo che portano ricamata l'iniziale della loro prima proprietaria. Una è evidentemente stata rammendata, ma mi piace, perché infrange di netto l'idea "usa e getta" che al giorno d'oggi ci porta a buttare qualcosa appena si ammacca. 

Csaba ha dedicato a questo tema alcune interessantissime pagine, dove racconta le origini e la storia dei materiali, con un paragrafo sulla storia della porcellana. Non è detto che chi ama comprare ai mercatini dell'usato sia anche bravo a scovare "il grande affare", perché ci vuole una certa formazione. Questa sezione diventa, quindi, un ottimo riferimento per chi ama scovare oggetti desueti e dar loro nuova vita.

Alla mia tavola libro Csaba dalla Zorza 1Photos: @csabadallazorza (credits: Matteo Carassale per la foto a sinistra; Stefania Giorgi per la foto a destra e la foto del dettaglio)

Apparecchiare la tavola: tutti i gusti più uno

Il libro entra decisamente nel vivo tra il capitolo III e il capitolo IV. Il primo è dedicato alle regole dell'apparecchiatura, illustra la funzione specifica degli oggetti che compongono la tavola ed esplora la differenza di significato tra stile formale e informale oggi. Il secondo - il capitolo IV, quindi - apre a una carrellata di capitoli tutti dedicati all'ispirazione. Si alternano tavole per tutte le occasioni: la tavola all'aperto, la tavola elegante, la tavola delle feste e poi idee per un picnic "Csaba style", per uno spuntino in barca o un garden party. Gli ultimi capitoli sono dedicati a eventi più solenni, con apparecchiature che lei stessa ha definito "più esagerate o stravaganti", come quella del carnevale, dove Csaba va direttamente alla fonte, a Venezia. A ciascuna tavola è abbinato un menù, nel libro quindi non mancano le ricette.

Alla_mia_tavola_libro_Csaba_dalla_Zorza_3.pngPhotos: @csabadallazorza

Infine: le buone maniere

L'ultimo capitolo prende definitivamente atto che lo stare a tavola oggi è tutto un mondo nuovo, dove anche durante le cene più formali e ingessate capita che qualche gentil signora ti domandi se hai bisogno di una mano in cucina gettandoti nel panico, perché la cucina durante una cena può essere ai limiti dell'impresentabile, quindi bisogna imparare a dire no.

Oggi ci sono nuovi oggetti da saper collocare, per esempio i cellulari e tutta una serie di "buone maniere" che magari nella frenesia del quotidiano non siamo abituati a mettere in pratica, ma che possiamo tener buone per quando abbiamo ospiti.

 

Mimì