Io e Rosaeturchese abbiamo mangiato i fiori appena colti da Annalisa Massaria nella sua Fattoria delle Erbe.
Il Piatto unico
Ho provato questa ricetta per pancakes innumerevoli volte e non ha mai fallito. Volevo riproporre quelle magnifiche torri di frittelle dorate che nei film americani vengono riempite di sciroppo d'acero.
Zucca e feta al forno oltre a essere il trend del momento, sono anche un connubio perfetto. Li abbiamo provati ieri sera e ce ne siamo innamorati.
D'estate ho bisogno di piatti sani, leggeri e che si preparino in fretta. Pollo e zucchine gialle si sposano a meraviglia, provare per credere.
Adoro unire frutta e verdura. La prima volta che l'ho visto fare ero a casa di nonna Anna. Quando sono in Sicilia la maggior parte dei pasti sono a base di carboidrati fritti o molto conditi, ma quando sono a casa di nonna, in quei periodi meravigliosi che ci riserviamo per stare sole io e lei, la verdura a tavola non manca mai.
Lei sa quanto mi piaccia, sa che solitamente arrivo da giorni di scorpacciate e che me ne attendono degli altri, quindi, quando sono a Catania prepara per me pranzi e cene leggeri.
Lei nell'insalata mette la frutta quando è molto matura: pesche, prugne, percocche, pere e mele. Taglia e aggiunge alla verdura quello che il frigorifero offre, dopodiché condisce tutto. Io ho imparato a fare lo stesso.
E se il porridge si potesse mangiare non solo a colazione?
Non ci avevo pensato ma eccola qui: una ricetta leggera e buonissima che si prepara molto velocemente.
Il porridge, anche detto porage, porrige, parritch e per noi italiani pappa d'avena, è un piatto nato per sfamare la povera gente. Scrisse Goethe: "Se piovesse porridge i poveri contadini non avrebbero cucchiai per mangiarlo", poi divenne anche il cibo dei carcerati, da qui la simpatica che spero non sentirete mai: doing porridge - testualmente fare il porridge - che significa essere carcerato.
È stata mia sorella a consigliarmelo per la colazione, lei lo prende con latte di mandorla, gocce di cioccolato fondente e banana. Quando le ho detto che ne avevo scoperto una versione salata ha voluto subito la ricetta.
Una volta ho chiesto a nonna Pinuccia dove avesse imparato a cucinare e lei mi ha risposto: "Ero tanto curiosa Martina". Lei è nata in Somalia e la sua cucina è contaminata dai tantissimi soggiorni fra Tripoli e Mogadiscio, che si sono alternati a periodi trascorsi un po' in tutta Italia. Figlia di ambasciatore e moglie di generale dell'esercito, si è sempre spostata qua e là per il mondo. Questo panino me l'ha cucinato lei.